sabato 31 ottobre 2009

Uno strano comunicato... sull'attacco armato al commissariato di Atene

fonte: www.occupiedlondon.org/blog - 30.10.09

Un gruppo, comparso per la prima volta, che si fa chiamare "Gruppi di Auto-difesa Popolare Proletaria" s'è aggiudicato la responsabilità dell'attacco al commissariato di Ayia Paraskeui, avvenuto martedì 27 ottobre ad Atene. Il comunicato, pubblicato da un quotidiano di Atene, sembra essere autentico. Tuttavia, in greco, la sigla utilizzata da questo nuovo gruppo è "OPLA", la stessa dell'infame gruppo armato costituitosi all'interno del partito comunista stalinista (OPLA - Organizzazione di Difesa dei Combattenti Popolari), il cui scopo era anche quello di assassinare i dissidenti all'interno del partito ed i combattenti della resistenza che si fossero posti a sinistra del partito stalinista.
Va da sé, quindi, che noi come anarchici non appoggeremo mai un gruppo simile che potrebbe metterci di fronte al muro. Detto questo, il comunicato è peculiare (per usare un eufemismo!) e la traduzione, a nostro parere, ne vale la pena.
Il comunicato inizia con una citazione dal Manifesto del partito comunista internazionale, seguito da una citazione di Nikos Zachariadis, segretario generale del partito comunista stalinista dalla metà degli anni '30 alla metà degli anni '50 (con alcuni intervalli).
Traduciamo il resto del comunicato:


"Le condizioni estreme che stanno prendendo forma in seguito alla crisi del capitalismo, l'intensificazione del terrorismo statale e parastatale, rivolgono un pressante invito alla costituzione della struttura di auto-difesa di massa e popolare per trattare con essi.
Di fronte al regime di terrore che le forze della repressione statale assieme alle bande fasciste cercano di installare negli spazi in cui convivono il proletariato e la gioventù, i lavoratori e le lotte, un regime di terrore che vorrebbe includere un ambiente ideale per il buon funzionamento del passaggio delle perdite causate dalla crisi del capitalismo al capitale della classe lavoratrice, il movimento popolare rivoluzionario deve prendere immediatamente tutti gli incentivi necessari, tutte le misure organizzative e tecniche che consentiranno al proletariato di combattere il terrorismo e cancellare i piani degli sfruttatori.
In tal senso, un attacco contro l'Ufficio dell'Esercito-Polizia (termine per la forza dello Stato utilizzato durante la guerra civile greca - ndt) del Nord-Est dell'Attica è stato organizzato da un gruppo di combattenti proletari.
Contro il terrorismo armato dell'esercito della plutocrazia ci opponiamo con la nostra auto-difesa dinamica. L'opportunismo tentennante, le defezioni e soprattutto la tolleranza stanno conducendo alla stanchezza, all'indebolimento ed allo sterminio del proletariato e del movimento rivoluzionario.
Una chiamata alle armi, nella lotta per la dittatura del proletariato e del comunismo.
Lunga vita all'OPLA, lunga vita al 28 ottobre 1946!"

venerdì 30 ottobre 2009

Rivendicazione... automatica

A partire da questa rivendicazione, Culmine inizia a diffondere delle comunicazioni o scritti di una certa importanza avvalendosi anche dell'ausilio del traduttore automatico. Chi è abituato a tradurre sa molto bene quanto lacunosa e ridicola possa essere una traduzione automatica, ma è anche vero che non siamo studenti di in un corso di filologia classica. Siamo in guerra contro l'esistente e ci preme che degli scritti circolino tra i compagni, anche con il rischio che si possano commettere degli errori in buona fede.
Per gli storici dell'anarchismo, Severino era un autodidatta della peggior specie, di quelli che continuavano a far errori grammaticali, a differenza dei grandi del pensiero libertario dell'epoca. Ma l'armonia delle sue bombe continua ancora ad esser percepita da noi refrattari delle accademie, a differenza dei tomi impolverati dei suoi contemporanei sottoposti alla "critica roditrice dei topi".
Saluti ribelli
Culmine

* * *
Rivendicazione dell'attacco esplosivo al consolato di Salonicco

Imprigionato dagli anni '80, da oltre 20 anni, l'anarchico Amadeu Casellas paga il prezzo della scelta individuale. Accusato di rapinare banche che servivano per finanziare occupazioni di fabbriche ed azioni dirette, un momento in cui la massa e l'individuo, i ribelli e il governo avevano istituito una forza integrata all'interno del proletariato spagnolo.
Il governo spagnolo noto per le sue pratiche repressive, il risultato di pericoloso per la stabilità sociale, il movimento rivoluzionario per molti anni, cercando e, infine, è in grado di essere diffuse per mezzo di assimilazione e di persecuzione, per isolare e testare la parte più attiva del rivoluzionario ieri e oggi. Come risultato, molti attivisti possono trascorrere tutta la vita in carcere e anche morire in essa.
Le battaglie dietro le sbarre non si fermano. I detenuti, nonostante le condizioni di devastante esperienza all'interno del carcere, non si sono fermati nella lotta per i "diritti", ma soprattutto per la loro stessa dignità. Uno di questi è il Casellas, che con scioperi della fame e molti altri tipi di denunce dimostra che mai la lotta per un rivoluzionario finisce e continua ad esistere in tutte le circostanze possibili.
Dopo gli atti di sabotaggio, l'occupazione ed i percorsi dinamici che hanno avuto luogo in Spagna, abbiamo deciso di onorarlo con un dispositivo incendiario davanti al consolato spagnolo di Salonicco in solidarietà al-attivista anarchico Amadeu Casellas.
Lo sciopero della fame può essere fermato, ma la lotta continua.
Fino alla liberazione del prigioniero, fino alla distruzione di tutto il mondo. Ultima carica.

Camera Internazionale per la diffusione della violenza rivoluzionaria

Operacion Ardesia - Comunicado de lxs anarquistas de Via del Cuore

Ayer, 29 de octubre del 2009, en la aula bunker del tribunal de Florencia se dictò la sentencia del juicio de primer grado contra Daniele y Francesco, y al mismo tiempo se acabò el juicio preliminar contra otrxs 11 companerxs de Via del Cuore relativamente a la Operacion Ardesia.
Todxs resultaron absueltxs por el 270bis (asociacion subversiva). Daniele y Francesco fueron condenados respectivamente a 4 años y 4 años y 2 meses de carcel por el atraco a la oficina de correo. Leo serà juzgado por el mismo atraco el 5 de marzo del 2010 y ha sido declarado latitante.
Cayendo la imputacion mas grave de 270bis, Daniele y Francesco han sido liberados ayer, pero a Francesco le notificaron la vigilancia especial -norma del periodo fascista, todavia vigente, por la cual uno tiene una especie de arrestos domicilarios nocturnos, mas la prohibicion de encontrarse con gente que tenga antecedentes judiciales, prohibicion de frecuentar bares, obligacion a trabajar y ...
En los proximos dias mayores informaciones y consideraciones.
Felices de volver a abrazar nuestros companeros, nuestro afecto es para Leo y todxs lxs presxs revolcionarixs.
Todos y todas libres!
Fuego a las carceles!
Anarchici ed anarchiche di ViaDelCuore

Rapina alle Poste sì, ma niente terrorismo

"Il Tirreno" - 30 ottobre 2009

Firenze - Con l'accusa d'aver compiuto una rapina da oltre 3.000 euro all'ufficio postale di Terrinca (Lucca), nel 2007, F. G. 29 anni di Rosignano, e D. C. 24 anni, di Pontedera, sono stati condannati dal gup di Firenze con rito abbreviato, a pene di 4 anni e 4 anni e 2 mesi di reclusione.
Secondo la procura di Firenze, si trattò di una rapina per l'autofinanziamento di un gruppo anarco-insurrezionalista. Il gup ha però prosciolto gli imputati dall'accusa di far parte di un'associazione "criminale diretta a sovvertire violentemente l'ordinamento democratico dello Stato" e dall'aggravante della finalità di terrorismo. Sempre per la rapina, il gup ha rinviato a giudizio un fiorentino di 42 anni, mentre ha prosciolto una quarta imputata. Una decina di persone accusate del solo reato associativo sono state prosciolte.
______________________________________________

Atraco a la oficina di correo sí, pero sin terrorismo

diario italiano "Il Tirreno" - 30.10.09

Florencia - Con la imputacion de haber cometido un atraco de mas de 3.000 euros en la oficina de correo de Terrincia (Lucca), en el 2007, F. G. 29 años, de Rosignano, y D. C. 24 años, de Pontedera, han sido condenados por el juez de las audiencias preliminares de Florencia con un juicio abreviado, a penas de 4 años y 4 años y 2 meses de reclusion.
Segun la fiscalia de Florencia, se trato de un atraco por la auto-financiacion de un grupo anarco-insurreccionalista. Pero el juez ha absuelto los encausados de la imputacion de pertenencia a una asociacion "criminal inclinada a subvertir violentamente el ordenamiento democratico del Estado" y con la circunstancia agravante de la finalidad de terrorismo. Siempre por el atraco, el juez decreto el aplazamiento al juicio de un fiorentino de 42 años, mientras ha absuelto una cuarta imputada. Casi 10 personas imputadas por el solo delito de asociacion han sido absueltas.

giovedì 29 ottobre 2009

Nicu ai domiciliari

Ieri, 27 ottobre, dopo l'udienza di appello, Nicu è stato messo ai domiciliari senza restrizioni per scontare l'ultimo mese di condanna. La notte del 26 maggio era stato arrestato con l'accusa di resistenza e con processo per direttissima era stato condannato, senza la condizionale, a sei mesi di reclusione.

martedì 27 ottobre 2009

Lettera aperta di Christos Stratigopoulos al ministro di Giustizia greco

Christos Stratigopoulos ha scritto la seguente lettera aperta dal carcere di Amfissa, il 9 ottobre 2009. La lettera è stata indirizzata al ministro di Giustizia greco, Kastanides.

Onorevole ministro Signor Kastanides

Sono un anarchico detenuto nel carcere di Amfissa, dove sono arrivato di recente. Ovviamente, lei può capire che io oggi ho lo stesso rapporto con il socialismo che lei con l'antiautoritarismo. Mi rivolgo a lei perché proprio ieri ho ascoltato al telegiornale che il signor Giorgos Papandreou (premier greco) ha esortato i suoi nuovi ministri ad "agire come antiautoritari verso l'autorità".
Per quel che mi riguarda, sono sempre stato un sostenitore delle azioni e non delle chiacchiere a vuoto. Questo è il motivo per il quale mi hanno ultimamente arrestato e non certo per le mie convinzioni.
Non voglio scocciarla ulteriormente, onorevole ministro di Giustizia. Ma francamente devo dirle che, se io fossi nella condizione di decidere sulla questione del sistema penitenziario, distruggerei le carceri o perlomeno le chiuderei. Personalmente, immagino diversi modi di render sociale la cosiddetta giustizia. Non riesco proprio a pensare come lei possa essere nella condizione di supportare le decisioni riguardanti il sistema penitenziario.
Comunque la devo informare, se non ne è conoscenza, che le prigioni greche ed in particolare quella di Amfissa in cui adesso mi trovo sono solo ad un passo dai campi di concentramento nazisti o dai rispettivi campi che si trovavano nel cosiddetto blocco orientale. Una visita come nuovo ministro di Giustizia, ne sono certo, le proverebbe che sto dicendo la verità.
Chiudendo la lettera, vorrei rivolgerle un'ultima domanda: cosa intende fare con le attuali condizioni delle carceri greche? Continuerà a stipare le persone come topi all'interno di esse o sarà in grado di creare condizioni di vita non dico umane ma più accettabili per tutti i detenuti?
Può darsi che lei sia già al corrente che i suoi servitori del suo diritto chiamino proprio questa prigione di Amfissa il crematorio.
Dopo profonda riflessione,
Christos Stratigopoulos
Anarchico greco

fonte: smolikas2@gmail.com

domenica 25 ottobre 2009

Aggiornamento su Alfredo e Christos

Actualización sobre Alfredo y Christos
Para aportar a los gastos legales de Alfredo Bonanno e Christos Stratigopoulos, recluidos en:
FILAKES AMFISSAS (prisión de amfissa)
TZAMALA 27,
33100 AMFISSA, GRECIA
se pueden efectuar envios a la cuenta corriente de Eva, la compañera de Christos:
ΙΒΑΝ GR0801103590000035978574115
a nombre de TZIOUTZIA EVANGELIA, de THEMISTOKLIS (nombre del padre), especificando: para Alfredo y Christos.
Solidarios con quien no se rinde

* * *

Aggiornamento su Alfredo e Christos
Per contribuire alle spese legali di Alfredo Bonanno e Christos Stratigopoulos, detenuti presso FILAKES AMFISSAS (PRIGIONE DI AMFISSA)
TZAMALA 27,
33100 AMFISSA, GRECIA.
E' possibile inviare soldi anche sul conto corrente della compagna di Christos:
ΙΒΑΝ, GR0801103590000035978574115 al nome:TZIOUTZIA EVANGELIA, di (il nome del padre) THEMISTOKLIS, specificando: per Alfredo e Christos.
Solidali con chi non s'arrende

sabato 24 ottobre 2009

Elenco dei prigionieri in lotta nello Stato spagnolo

aggiornamento ottobre 2009

fonte: Punto de Fuga

Fco. Javier Caramel: C.P. de Sevilla (mod. 2) - Ctra. De Torreblanca-Mairena del Alcor km.3 - C.P. 41007 Sevilla

Manuel Pinteño Sánchez: CP de Albolote - Ctra. Comarcal 220, Km. 6 – 18220 Albolote (Granada)

Juan Carlos Rico Rodriguez: Centro Penitenciario de Madrid V ( Soto del Real) - Ctra. Comarcal 611, km. 37,6 - C.P. 28770 Soto del Real ( Madrid)

José Martín Rufete: Centro Penitenciario de Zuera, Modulo preventivos - Carretera Zaragoza-Huesca KM 539 - 50800 Zuera

Baldomero Lara Sanchez: C.P. Madrid VI ( Aranjuez) - Ctra. Nac. 400 km.28 - C.P. 28300 Aranjuez (Madrid)

Alberto Jimenez Alba: C.P De Madrid III (Valdemoro) - Ctra. Pinto-San Martín de la Vega km.5 - C.P. 28340 Valdemoro ( Madrid)

Antonio Porto Martín: C.P De Madrid III (Valdemoro) - Ctra. Pinto-San Martín de la Vega km.5 - C.P. 28340 Valdemoro ( Madrid)

Amadeu Casella Ramon: /// Attualmente nell'Hospital General Penitenciari Torrebonica s/n 08227-TERRASSA (Barcelona)

Claudio Lavazza: C.P. Teixerio – Curtis Mod. 11 - Carretera de Paradela s/n - 15310 A Coruña

Daniel Ramírez Córdoba: C.P. de Córdoba (M-5) - Autovía Madrid-Cádiz Km. 391- 14015 Córdoba

José Manuel García Rodríguez: CP Algeciras (m-10) - Ctra. El Cobre Km. 4,5 - 11207 (Algeciras- Cádiz)

José Maria Pirla Olivan: CP de Albolote - Ctra. Comarcal 220, Km. 6 – 18220 Albolote (Granada)

Juan Carlos Martínez Bertolí: Centro Penitenciario Madrid IV Apdo: 195 - Carrretera N-V Km. 27,7 - 28600 Navalcarnero Madrid

Honorio Gomez Alfaro “Pope”: Centro Penitenciario Madrid IV Apdo: 195 - Carrretera N-V Km. 27,7 - 28600 Navalcarnero Madrid

Manuel Aceituno Muñoz : C.P De Madrid III (Valdemoro) - Ctra. Pinto-San Martín de la Vega km.5 - C.pP 28340 Valdemoro ( Madrid)

Antonio Nieto Galindo: Apdo. 10 - C.P. 30110 Cabezo de Torres ( Murcia)

Óscar Herrero Sánchez alias "El Pijo": Centro Penitenciario de Brians II - Carretera de Martorell a Capellades, km 23 - C.P:08635 Sant Esteve Sesrovires

José Medina Lomas: C.P Sevilla II ( Morón de la Frontera) - Paraje las Mezquitillas Ctra. Morón de la Frontera- La puebla de Cazalla SE-451, KM. 5,500 - C.P. 41530- Morón de la Frontera ( Sevilla)

Jose Francisco Montes Neiro: Caso di ergastolo mascherato - C.P Jaen. Ctra. Bailén- motril km.28 - C.P. 23009 Jaén

Lázaro Blanco Savín: Caso di ergastolo mascherato - CP. Villabona. Finca Tabladiello - C.P. 33480 Villabona-Llanera (Asturias)

José Luis Rodríguez, noto come «Pepe el Carroza»: Caso di ergastolo mascherato - CP. Villabona. Finca Tabladiello - C.P. 33480 Villabona-Llanera (Asturias)

Rosa María Villalba Rojo: C.P. Madrid VII ( Estremera) - Paraje El Chorrillo Ctra, M-241 km.5,750 - C.P. 28595 Estremera (Madrid)

Enrique Villegas Flores: C.P Huelva - Ctra. de la Ribera, s/n 21610 - Huelva

José Carlos Vila Mateo: CP de Albolote - Ctra. Comarcal 220, Km. 6 – 18220 Albolote (Granada)

Francisco Javier Pamies Pérez: CP de Albolote - Ctra. Comarcal 220, Km. 6 – 18220 Albolote (Granada)

José Romero Bustamante: C.P. Zuera - Ctra. Nacional 330, km. 539 - C.P 50298 Zuera (Zaragoza)

Francisco Manuel Valdés Jiménez: C.P. Mansilla de Mulas - Paraje Villahierro - 24210 Mansilla de las Mulas (León)

Ignacio Sudón Marín: C.P. Topas - Ctra. N-630, km. 314 - 37799 Topas (Salamanca)

venerdì 23 ottobre 2009

Culmine raddoppia




In considerazione della mobilitazione internazionale dei prigionieri anarchici e rivoluzionari prevista per fine anno, con modalità e tempi ancora da definire da parte dei singoli compagni detenuti, Culmine raddoppia.
Da un lato culmine.noblogs.org continuerà ad informare sulla guerra a-sociale in corso nel pianeta, dando la priorità soprattutto alle azioni dirette; dall'altra bioclasta.blogspot.com seguirà da vicino la mobilitazione internazionale pubblicando via via i vari comunicati che stanno pervenendo dalle galere e dai gruppi d'appoggio. Comunque, il nostro interesse non potrà fermarsi ad una sola iniziativa e pertanto con il blog di Bioclasta aggiorneremo sulla prossima settimana di agitazione e di pressione per i nostri compagni sequestrati in Cile, così come su altre iniziative di lotta contro il carcere e i suoi carcerieri.

culmine.noblogs.org
bioclasta.blogspot.com

e-mail: culmine@riseup.net

giovedì 22 ottobre 2009

settimana di agitazione per i prigionieri cileni



Settimana internazionale di agitazione e di pressione solidale con i compagni sequestrati dallo Stato cileno

-dal 16 al 23 novembre 2009-

Per la premura di moltiplicare le azioni, sia dentro che fuori le prigioni, così come per l'urgente bisogno di retro-alimentazione che dovrebbe esserci tra questi due mondi che alla fin fine vivono le stesse contraddizioni (portate al limite dentro le galere) in cui siamo costretti da un nemico che già dalla nascita ci ha dichiarato guerra, noi ci azzardiamo a proporre dall'azione una lotta contro l'isolamento, lotta che tempo fa è stata vinta da quelli che hanno osato perdere la paura, lotta della quale oggi non sembra che resti nemmeno un ricordo (senza offendere quelli che hanno tratto preziose lezioni da quelle esperienze).

La crescita delle pratiche antiautoritarie ha indubbiamente uno dei grandi precursori, per quel che riguarda la dinamica scaturita all'interno dello Stato cileno nell'ultimo decennio del XX secolo, nella retro-alimentazione tra i prigionieri politici e i solidali sorta a partire dall'arresto degli ex-membri del Movimiento Juvenil Lautaro (MJL) e di tutto un attivo lavoro che s'è andato producendo dal collettivo chiamato "Kamina Libre" (solo come esempio, poiché da questo sono scaturite altre iniziative). Tutto ciò ha significato da una parte grandi risultati che potrebbero essere raggruppati in 3 punti:
1 - la rottura dell'isolamento tra i prigionieri, chiamati politici, e quelli che hanno lottato per le strade in loro solidarietà,
2 - la forza propagandistica che venne riversata sull'opinione pubblica facendo sì che il problema dei compagni sequestrati non passasse inavvertito,
3 - i risultati in quanto a fratelli liberati grazie alle azioni portate avanti sia dentro che fuori le carceri.
Dall'altro lato, quanto descritto ha significato e significa una ricca esperienza per tutti quelli che lottano ogni giorno contro lo Stato-Capitale. Ciò malgrado, è difficile capire come nel presente siano così scarse le azioni solidali verso i guerrieri che si trovano dietro le sbarre.

Sono proprio queste pratiche di solidarietà e di coraggio quelle che vogliamo rivitalizzare e intuiamo che per farlo non ci sono argomenti che possano esser d'intralcio. Sono in tanti che non sono disponibili ad agire nella diversità delle più possibili forme perché sostengono l'assurdo inganno che viviamo intensi momenti repressivi. Ad essi noi rispondiamo, senza voler entrare in assurde discussioni politiche, con la concretezza della storia. Quando i compagni hanno combattuto per la libertà dei prigionieri dell'ex-MJL non si vivevano di certo periodi tranquilli. Ricordiamo che il ritorno alla democrazia non è stato un approdo facile, ma un periodo piuttosto pesante simile a quel che oggi ci asfissia. D'altra parte molti tra i guerrieri che ebbero la sfortuna di finire in prigione vivevano quella situazione con carichi giudiziari abbastanza simili a quelli che colpiscono adesso un compagno come Cristian Cancino. Pertanto pensiamo, senza voler essere arroganti bensì con l'umiltà di un vero guerriero, che quest'urgente bisogno di farci carico dell'esperienza del passato e della situazione del presente ci costringe a tirar fuori tutto il coraggio per le strade o dentro le celle in cui ci troviamo per esser coerenti con il nostro discorso d'azione e di solidarietà.

L'invito è, per quest'occasione, di rivivere quel che mai sarebbe dovuto passare all'oscurità, di riconoscerci di nuovo in una dinamica d'azione contro questa società e pertanto contro le carceri e i suoi carcerieri, con creatività e coraggio facciamo del nostro discorso una pratica senza limiti, in azioni diverse che possono andare da una scritta sul muro fino a quel che il tuo desiderio ti spinge a fare. L'idea è quella di superare le possibilità, superare la teoria e passare all'azione... "Se non tu, chi? Se non ora, quando?".

Quest'iniziativa pretende anche che i prigionieri (mapuche, anarchici, ex-frentisti, ecc... ) alzino la voce e comunichino tutto quel di cui hanno bisogno, tutto quel che pensano, provano e soffrono, perché consideriamo che anch'essi devono passare all'azione e possono aderire a quest'appello. Non sono morti e, nonostante la ridotta mobilità, sono diverse le maniere in cui possono agire e far propaganda sia sulla loro situazione che sulle loro idee. Oggi abbiamo l'urgenza che i compagni sequestrati si facciano vivi ed al tempo stesso che i compagni che invece possono muoversi solidarizzino nei modi che preferiscono... Rompere l'isolamento e dar fuoco alla immobilità sono questioni urgenti.

Vogliamo proporre come dinamica la possibilità che ogni prigioniero e/o prigioniera faccia pervenire ai suoi affini quelle richieste che sono più urgenti, così come delle riflessioni e possibili azioni, e che ci sia la forma di render pubblici questi aspetti di maggior importanza attraverso l'azione di propaganda, che diffonda e mobiliti attorno allo stato di tale o talaltro compagno. Crediamo che le maniere in cui si possa far propaganda siano infinite, come già detto, ma consideriamo pertinente che una volta per tutte usciamo per le strade e le inondiamo con i nostri slogan, le nostre azioni ed i nomi dei nostri compagni prigionieri.

D'altra parte l'appello a solidarizzare è esteso a tutti quelli che nel mondo si sentono toccati dalla situazione di guerra che si vive in questo territorio. Sappiano che in altri angoli del pianeta si sta lottando senza tregua ed è proprio per questo che vi invitiamo ad aderire all'iniziativa, a seconda delle vostre possibilità e voglie, a questa crociata antiautoritaria. Inoltre crediamo che noi che abbiamo deciso di opporci al mondo esistente non abbiamo frontiere e la prigione o morte di un compagno, ovunque accada, deve coinvolgere tutti noi. Apprendiamo come gratificanti esperienze tutte le azioni simili a questa che sono state realizzate soprattutto nel vecchio continente, dalle quali siamo riusciti a trarre lezioni che ci permettono oggi di fare questo piccolo sforzo.

Solo per avere certezze che in questa settimana solidale ci saranno azioni solidali sul nostro territorio, ed inoltre per dare un esempio sul fatto che le possibilità sono infinite, avanziamo due proposte che scaturiscono da noi e che speriamo servano per incentivarvi e stimolarvi. La prima di esse è un meeting che si terrà mercoledì 18 novembre 2009 alle ore 18.00 davanti al carcere Santiago 1, la seconda è un corteo in pieno centro di Santiago, zona di Ahumada/Alameda, venerdì 20 novembre a partire dalle ore 12.00.

Sappiamo che la lettura di queste righe potrà dar vita a delle critiche distruttive. Per noi l'intenzione non è quella di ridurre ad una settimana una lotta che non ha data né soste. Quel che noi vogliamo è (come tendenziosamente ripetuto in questo scritto) spezzare la passività, il silenzio e l'isolamento. Riconosciamo che con quest'umile proposta non riusciremo a finirla con la società-carcere, ma sì apporteremo all'azione/esperienza, alla trasformazione questa pratica in una conoscenza per crescere nelle nostre forme di agire.

Per concludere vogliamo solo insistere e gridare al cielo che la solidarietà è una pratica, è qualcosa di concreto che se ridotta a mera parola viene uccisa. Come dicevano i nostri compagni del passato: "La solidarietà tra anarchici non è solo questione di parole."

Né l'immaginazione né la creatività hanno limiti.

Gabriel Pombo Da Silva sullo sciopero della fame di fine anno

Mi affascina l'idea di coordinare/fare uno sciopero della fame per dicembre assieme ad altri compagni... Se ai compagni va bene, suggerisco uno sciopero della fame dal 20 dicembre al 1 gennaio... si tratta di un lasso di tempo "ragionevole" (per me lo sciopero della fame è uno strumento strategico di lotta... Ossia, nella nostra situazione di sequestrati dallo Stato-Capitale, noi abbiamo solo questa forma di lotta, vista la dispersione dei compagni in differenti carceri/stati)... e dico "ragionevole" perché quest'iniziativa pretende essere un "gesto" di amore e resistenza e non un sacrificio...
Il crescente numero di compagni prigionieri (e "liberi") assieme al sistema tipo "boycott" della corrispondenza che subisco mi impediscono di scrivere a tutte le individualità ribelli ed affini disperse per il mondo. Ma non darò mai a loro la soddisfazione di vedermi "piagnucolante" o "lamentevole" per queste condizioni e questi condizionamenti... se scrivo qualcosa deve essere un testo che inviti al piacere della rivolta e non al piagnisteo per le conseguenze del nostro agire/pensare.
Gli arresti di Alfredo Bonanno e Christos Stratigopoulos, in Grecia, sono la conseguenza di far quel che si dice... Posso farmi un'idea di quanto "scomodo" possa essere per lo Stato greco il tenere nelle proprie prigioni due compagni di tale statura.
Quanto ai compagni che sono stati "concentrati" ad Alessandria (Italia)... pare proprio trattarsi di un provvedimento contro il "proselitismo"... si son resi conto che le nostre idee attraggono certi ribelli sociali... E' che ci sono forme peggiori di isolamento... come per esempio in Germania, dove ti attorniano di infami e violentatori...
Bene... sarebbe importante sapere con chi potremo contare su questo nuovo sciopero della fame... e che i compagni che vi parteciperanno tengano pronto un comunicato da diffondere prima dello sciopero stesso...
Sul contenuto dei rispettivi comunicati, sono d'accordo sul fatto che si menzioni la morte in combattimento di Mauricio Morales... io scriverò qualcosa in merito, così come una sensibilizzazione sull'asilo politico per Freddy e Marcelo in Argentina... senza dimenticarmi del nostro caro Marco.
Cercherò di vedere cosa si potrà fare con i prigionieri rinchiusi nello Stato spagnolo, ma non mi aspetto nulla da lì... più che altro perché la mia corrispondenza viene sempre confiscata dai carcerieri...

Un forte abbraccio anarchico
Gabriel Aachen, 16 ottobre 2009

mercoledì 21 ottobre 2009

Gabriel Pombo Da Silva sobre la huelga de hambre de fin de año

Me seduce la idea de coordinar/hacer una huelga de hambre para diciembre juntos con otrxs companerxs... Si a lxs compas les parece algo bien yo sugiero una huelga de hambre del 20 de diciembre al 1 de enero... es un periodo de tiempo "razonable" (para mi la huelga de hambre es una herramienta de lucha estrategica... Esto quiere decir que en nuestra situacion de secuestrados del Estado-Capital solo tenemos esta forma de lucha dada la dispersion de lxs compas en diferentes carceles/estados)... y digo "razonable" porque esta iniciativa pretende ser un "gesto" de amor y resistencia y no un sacrificio...
El numero creciente de companerxs presxs (y "libres") junto con el sistema tipo "boycot" en la correspondencia que sufro me impide escribirme con todas las individualidades rebeldes y afines dispersadas por el mundo. Pero, no les daré jamas la satisfaccion personal de verme "quejumbroso" o "lamentandome" de estas condiciones y condicionantes... si escribo algo tiene que ser un texto que invite al placer de la revuelta y no al lloriqueo por las consecuencias de nuestro actuar/pensar.
La detencion de Alfredo Bonanno y Christos Stratigopoulos en Grecia es consecuencia de hacer lo que se dice... Me puedo hacer una idea de lo "incomodo" que debe ser para el Estado griego el tener en sus prisiones a dos companeros de semejante talla..
En cuanto a los compas que han "concentrado" en Alessandria (Italia)... tiene toda la pinta de ser una medida provisional contra el "proselitismo"... se han dado cuenta que nuestras ideas atraen a ciertos rebeldes sociales... Es que hay formas mucho peores de aislamiento... como por ejemplo hacen en alemania que te rodean de infames y violadores...
Bueno... seria importante saber con quienes vamos a contar en esta nueva huelga de hambre... y que los compas que vayan a participar tengan preparado un comunicado para antes de la huelga de hambre...
En cuanto al contenido de los respectivos comunicados estoy de acuerdo en que se mencione la muerte en combate de Mauricio Morales... yo escribiré sobre ello asi como una sensibilizacion en lo relativo al Asilo Politico de Freddy y Marcelo en Argentina... sin olvidarme de nuestro querido Marco.
Voy a ver que se puede hacer con los compas presos en el estado espanol, pero no espero demasiado de alla... sobre todo porque mi correspondencia acaba siempre confiscada por los carceleros...

Un fuerte abrazo anarquico

Gabriel
Aachen, 16 de octubre 2009

martedì 20 ottobre 2009

La CAM dichiara la guerra alla repubblica del Cile

Comuicato Pubblico
COORDINADORA MAPUCHE ARAUCO MALLECO

Comunichiamo all'opinione pubblica nazionale ed internazionale quanto segue:

Considerando che non c'è stato alcun segnale da parte del governo nel porre fine alle forze repressive nelle nostre comunità, abbiamo preso la seguente decisione come Coordinadora Mapuche Arauco-Malleco: esprimiamo pubblicamente la nostra rinuncia alla nazionalità del Cile e dichiariamo territorio della nazione autonoma mapuche quello che va dal fiume Bío bío al Sud, a partire dal riconoscimento esplicito che lo Stato ha fatto della sua esistenza nel Trattato di Tapihue del 1825, art. 19.
Pertanto consideriamo concluso qualsiasi tipo di dialogo con la repubblica del Cile e le dichiariamo guerra da oggi 20 ottobre 2009 in avanti. Lanciamo un appello a tutte le comunità a seguire lo stesso percorso per poter ottenere la totale espulsione di tutti quegli obiettivi che operano nella nostra nazione mapuche.
Pertanto abbiamo dato libertà d'azione agli órganos de resistencia mapuche per agire contro gli interessi capitalisti in territorio mapuche.
Per questo, rivendichiamo l'ultima azione realizzata dai nostri Weichafes Pehuenches, Nagche, Lafkenche, pichunches e huilliches (guerrieri delle varie zone in cui vive il popolo mapuche - ndt) delle Comunità Mapuche in conflitto della CAM e comunichiamo al nostro popolo e all'opinione pubblica quanto segue:
martedì, 20 ottobre 2009, i nostri Weichafes hanno effettuato azioni contro due camion della impresa forestal El Bosque, che stavano circolando lungo la strada che unisce Collipulli alla città di Angol, all'altezza di Cancura, nella Regione della Araucanía. I due camion lavoravano per le Forestales, per questo sono stati distrutti.
Queste azioni hanno come unico obiettivo quello di ripudiare tutti gli ultimi atti di violenza contra la nostra nazione mapuche, e conseguentemente quello di appoggiare il processo di recupero delle terre delle nostre comunità in conflitto. Questa è anche una forna in cui i nostri Órganos de Resistencia del Territorio Mapuche- Pehuenches, Nagche, Lafkenche, Pichunches e Huilliche esprimono il proprio ripudio nei confronti delle condanne comminate ai nostri fratelli rinchiusi nelle diverse prigioni dello stato cileno e la forma di comunicare fino a che continueranno ad esistere prigionia politica e condanne. Queste azioni continueranno da parte dei nostri weichafe, sostenuti da tutte le comunità Mapuche della nazione mapuche.
Infine, riaffermiamo la nostra convinzione a seguire il percorso tracciato dai nostri avi che con coraggio si sono offerti alla causa della giustizia e della dignità del nostro meraviglioso ed eroico Popolo Nazione Mapuche. La Coordinadora è più rafforzata che mai nella sua lotta per il Territorio e l'Autonomia.
Fino a che ci saranno povertà e miseria per la mancanza di terre con politiche di stato che legittimano la spoliazione del territorio, la CAM continuerà ad esistere.
Con la forza dei nostra Futa Keche Kuifi y Weftun (rinascita dei nuovi guerrieri), che germinano e si moltiplicano in tutto il Territorio Mapuche per una causa che giorno per giorno si trasforma in una causa più sacra.
MARICHIWEU! (dieci volte vinceremo!)

Órganos de Resistencia Territorial
ORT-CAM

Territorio e Autonomia alla Nazione Mapuche!
WEUWAIÑ PU PEÑI, PU LAMNIEN!

FUORI LE FORESTALES E I LATIFONDISTI DAL WALLMAPU
TERRITORIO E AUTONOMIA PER LA NAZIONE MAPUCHE
CON LEMUN E CATRILEO
¡¡WEUAIÑ!!

sabato 17 ottobre 2009

Violenta perquisizione in territorio mapuche



Decine di feriti e di arrestati, diversi bambini con sintomi d'asfissia

Il 16 ottobre si è registrata una nuova e violenta perquisizione a Temucuicui, mentre era in corsa una riunione tra alcune comunità mapuche e degli osservatori internazionali.
Alcune centinaia di agenti hanno fatto irruzione nel luogo, tutti a volto coperto e senza alcuna possibilità di essere identificati. Hanno subito lanciato gas lacrimogeni e sparato pallottole di gomma ad altezza d'uomo. Molti sono i feriti, tra i quali alcuni bambini che erano nella scuola. I bambini presentavano tutti sintomi da asfissia per i gas lacrimogeni, ma alcuni di essi hanno anche ferite da pallottole.
La perquisizione e gli arresti sono avvenuti senza mostrare alcuna ordinanza giudiziaria, ma pare che gli agenti fossero alla ricerca dei responsabili degli attacchi incendiari ai camion e dell'assalto ad un casello per il pedaggio stradale.
Tensione anche dentro e fuori il tribunale di Victoria, con scontri con le forze dell'ordine ed ulteriori arresti.

maggiori informazioni: Kilapan

venerdì 16 ottobre 2009

Attacco incendiario contro un'auto da lusso e sabotaggio di un trasformatore elettrico a Santiago del Cile

fonte: Liberación Total - 16.10.09

Ieri, mercoledì 15 ottobre, abbiamo deciso di interrompere l'ipocrita pace in cui si trovano sommersi gli sfruttati. Abbiamo deciso di vendicarci per la loro esistenza e per la nostra.
Alle 23.20, nel comune benestante di Vitacura, è stata incendiata un'auto da lusso, quest'azione è rivendicata da noi come una delle tante forme di attaccare questi maledetti.
Di fronte allo scenario nel quale si trovava il nostro obiettivo, piuttosto illuminato dalle luci della casa e dei lampioni, abbiamo lanciato una catena contro il trasformatore il quale dopo alcuni tentativi andati a vuoto ha fatto un botto lasciando gran parte della via senza luce. Nascosti, abbiamo atteso che i borghesi uscissero per vedere cosa stesse accadendo per poi tornare alla patetica sicurezza dei loro palazzi. Dopo una decina di minuti, siamo entrati nel giardino della casa in cui si trovava l'auto, abbiamo ispezionato il luogo e i punti di fuga. Abbiamo bloccato le porte di ingresso della casa in modo che i suoi abitanti non potessero spegnere il fuoco.
Quindi abbiamo provveduto a preparare l'azione incendiaria rovesciando 4 bidoni di benzina sull'auto ed altri 2 bidoni sulle ruote (per assicurarci che bruciasse completamente). Allora abbiamo scavalcato il recinto e ci siamo trovati in strada. A questo punto, abbiamo preso uno straccio imbevuto di benzina e l'abbiamo messo su una pietra, abbiamo dato fuoco allo straccio ed infine abbiamo lanciato il tutto contro l'auto. In pochi secondi il veicolo si è incendiato completamente e per un istante abbiamo contemplato il fuoco. Poi siamo fuggiti perché gli abitanti della casa, nel vedere che il loro bene pregiato stava ardendo, avevano iniziato a prendere a calci la porta. Ma non potendo aprirla hanno iniziato a gridare, allertando gli altri ricconi. In pochi secondi non eravamo più lì.
E' giunto il momento in cui gli individui che si dichiarano in guerra contro la società siano coerenti, che si destino e provino la gioia squisita dell'azione diretta. Basta con le parole, iniziamo ad attaccare il nemico sotto il suo naso, colpiamo la sua sicurezza, mettiamo il terrore sotto i suoi occhi. Basta con l'esser vittime, causiamo noi le vittime.
Dedichiamo quest'attacco al compagno Mauricio Morales, che non può stare più con noi, ma che si trova in ogni azione insurrezionale finalizzata alla distruzione della civilizzazione. Inviamo un ardente abbraccio al compagno Diego Ríos, che la tua fuga sia eterna e ricorda che in tutti gli angoli di questa città ci sono individui selvaggi che preparano le azioni. Ai compagni prigionieri Axel Osorio, Cristian Cancino, Matías Castro e Pablo Carvajal sequestrati dalla società: non ancora vi dimentichiamo, forza e coraggio, sputate sulla faccia dei carcerieri!
Ai nostri nemici, non crediate che le nostre azioni si fermeranno solo con le minacce di leggi e repressione. Ci faremo strada tra le vostre teste e vi distruggeremo. Non ci sono sbarre, leggi o uomini capaci di farla finita con il sentimento e le azioni insurrezionali.
Per la distruzione di questa e di qualsiasi società!
Fuoco alle carceri ed ai suoi gendarmi, con o senza divisa!
Guerra sociale su tutti i fronti!
Vendetta!

Banda insurreccionalista Mauricio Morales

Severino