martedì 30 giugno 2009

Attentato dinamitardo contro la polizia (PDI)



Il 27 giugno un ordigno esplosivo è stato collocato all'esterno della caserma della Policía de Investigaciones (PDI), nel comune di Ñuñoa, a Santiago. Fonti di agenzia hanno segnalato che lo scoppio dell'ordigno non avrebbe causato feriti, ma danni di una certa entità al muro di cinta e ad una condotta dell'acqua. L'esplosione sarebbe stata avvertita a circa 300 metri distanza.
Agenti della PDI sono stati recentemente coinvolti in un grave caso di pedofilia.
Segue il comunicato, come sempre inviato con una e-mail anonima.


Comunicato:
Questa notte abbia attaccato un vessillo dello stato di polizia.
Ulteriore dimostrazione della nostra vitalità insorgente.
Salutiamo in questa notte di pioggia i pedofili della Policía De Investigaciones. Speriamo d'aver interrotto i loro giorni di baldorie e di abusi dell'infanzia emarginata, la stessa che perseguitano, criminalizzano e arrestano. Ancora una volta vengono messi in evidenza chi sono i criminali. Approfittiamo inoltre dell'occasione per dare il nostro saluto d'addio ad Herrera, il torturatore della dittatura riciclato dal socialismo capitalista.
In questa notte di pioggia ricordiamo anche i combattenti Heriberto Salazar Bello e Mauricio Morales. Ad essi il nostro omaggio più sincero e distruttivo.
Né la morte né la prigionia detengono le forze demolitrici della libertà!
Questo è un altro inizio...

CARABANAS ICONOCLÁSTAS POR EL LIBRE ALBEDRÍO

Esplosivo contro il Banco Edwards-City Bank

fonte: e-mail anonima, 23.06.09

Con questa e-mail ci assumiamo la responsabilità della collocazione di una carica esplosiva contro il Banco Edwards-City Bank del Apumanque. L'ordigno era costituito da una carica di 1 kg. d'esplosivo, attivata da un sistema ad orologeria che a sua volta attivava una miccia a lenta combustione per evitare incidenti o che qualcuno potesse esser colpito. L'obiettivo era quello di provocare danni materiali a questa putrefatta istituzione capitalista. Purtroppo una guardia giurata s'è accorta dell'esistenza del pacco ed ha avvisato i cani da guardia dei ricchi, i quali hanno disattivato l'ordigno, privandoci delle bellissime immagini di una banca distrutta.
Quest'azione fallita voleva essere un omaggio al fratello morto esattamente un mese fa, oltre la nostra adesione ad una campagna internazionale per i prigionieri della guerra sociale.
Per Mauricio, per tutti i nostri caduti, per i nostri fratelli prigionieri e per i perseguitati: trasformiamo il nostro dolore in rabbia e la rabbia in polvere nera!
Proseguiamo, non ci fermeranno!

Grupo Autónomo Mauricio Morales Duarte

Attaccato il centro “Gral. Jose Bernales”

Comunicato:
Abbiamo attaccato il centro di aiuto alle vittime della delinquenza “Gral. Jose Bernales”
Il potere è dappertutto: simboli, immagini, strutture, edifici, merci e persone...
Oggi, 15 giugno, abbiamo scelto di attaccare con una bomba carta il centro di aiuto alle vittime della delinquenza "General José Bernales".
Nome infame che ci ricorda i suoi giorni al comando del corpo dei Carabineros, istituzione repressiva al servizio dello Stato e del Capitale, esecutrice della violenza che mantiene la pace sociale.
Orgoglioso del suo lavoro, Bernales è morto da quasi un anno, in maniera indegna come sempre è stato, in un incidente su un elicottero sul quale viaggiava, a Panama, in occasione di un incontro d'intelligence.
Abbiamo gioito e festeggiato per la sua morte, così come voi vi siete rallegrati per la morte del nostro compagno Mauricio Morales.
Vogliamo farvi sapere che non siamo principianti, che stiamo apprendendo.
Vogliamo farvi sapere che non dormirete tranquilli al pensiero che in qualsiasi momento potreste esser svegliati da una pallottola in testa o con la città in fiamme.
Il potere è stato fottuto ancora una volta...
... e svignandocela nella notte staremo già progettando un nuovo attacco più preciso, più dannoso e più violento.
Prigioniere/i della guerra sociale del Cile e del mondo intero: per strada, adesso.
Contro qualsiasi autorità
Guerra sociale!!!

Individualidades Anárquicas En Guerra Contra La Sociedad

Azione contro il consolato del Cile a Barcellona

Comunicato:
Alla memoria del compagno Mauricio Morales, dalla città di Barcellona dedichiamo la miglior poesia che siamo riusciti a comporre:
All'alba del 3 giugno è esploso un ordigno artigianale, composto da benzina e bombolette di gas e con una miccia a lenta combustione, sulla porta del consolato del Cile a Barcellona, bruciandola in parte.
Come per la morte di Mauri, ci dispiace non aver causato ulteriori danni all'edificio.
Contro ogni autorità, quale che sia la sua forma, contro tutti i suoi difensori e i suoi falsi critici. Per la distruzione di questo mondo, per Mauri, per l'anarchia!

fonte: Liberación Total

sabato 13 giugno 2009

Incendiato un investimento turistico a Villa La Angostura, Puelmapu

La traduzione e la diffusione della seguente rivendicazione da parte di alcuni resistenti della Puelmapu permette, finalmente, di far conoscere un nuovo aspetto della resistenza mapuche in Argentina, o meglio in Puelmapu (territorio mapuche dell'est). Infatti, mentre in Gulumapu (territorio dell'ovest, ossia cileno) sono attive da anni organizzazioni che praticano l'azione diretta, come la CAM, nel versante argentino c'è sempre stata una deriva vittimista, tesa solo a piagnucolare per i diritti usurpati. Non è un caso che in questa rivendicazione si parli non solo di winka (da tradursi come “bianco usurpatore, ladrone, colonizzatore”), ma anche di yanakona (traditori della propria etnia), sempre disponibili a raccattare l'elemosina dalle ONG europee.
Salutiamo questo salto di qualità nella lotta mapuche in territorio patagonico!
Archivio Severino Di Giovanni

* * *
fonte: País Mapuche, 12.06.09

e-mail inviata anonimamente

Comunicato Pubblico
Resistenza Ancestrale Mapuche
Considerati gli ultimi avvenimenti verificatisi nel territorio usurpato al nostro popolo da parte del winka latifondista Jose Luis Salamida, che ha lucrato a spese della nostra gente e del nostro Wal Mapu (territorio) per oltre un decennio, distruggendo il bosco nativo, inquinando, esercitando violenza sui nostri Peñi e Lamuen (fratelli e sorelle) nella zona nord del lago Nawel Wapi, nel Cerro Belvedere, in disputa con la comunità Lof Che Paichil Antreau:
Rivendichiamo le azioni di resistenza effettuate da membri del nostro processo di lotta, attraverso le quali s'è proceduto all'incendio del "Canopy".
Desideriamo far conoscere anche i nostri obiettivi: frenare e cacciar via dal Wal Mapu i grandi interessi capitalisti che pretendono il nostro sterminio totale, le società immobiliari, i latifondisti, le multinazionali, le imprese petrolifere, quelle minerarie, idroelettriche, di sfruttamento del legname, lo Stato e le sue istituzioni, ed altri ancora, tra i quali ci sono anche gli yanakona traditori. Da che parte stanno, stanno lottando con Rakizuam Mapuche o stanno patteggiando?
Rivolgiamo un appello a tutto il nostro popolo a prender parte al processo di lotta che non è altro che la continuazione della grande resistenza ancestrale.
In difesa del Wal Mapu, contro il Winka oppressore e i suoi alleati.
Per Resistenza, Cultura, Rispetto, Territorio, Ricostruzione e Liberazione.
Weftuiñ Weicha Kona, Wiñonieaiñ Tain Wal Mapu meu, Weuaiñ Weichan.
RESISTENZA ANCESTRALE MAPUCHE delle COMUNITA' AUTONOME ed in CONFLITTO
Nawel Wapi Lafken Wal Mapu meu, Puel Auka Che

venerdì 12 giugno 2009

Gabriel Pombo Da Silva – Lettera postuma a Mauri

“Perché se gli ultimi devono essere i primi, non potrà essere se non dopo uno scontro a morte tra i due protagonisti. Quella volontà affermata di far passare gli ultimi in testa alla fila, di farli ascendere ad un ritmo (troppo rapido, dicono alcuni) sui gradini che definiscono una società organizzata, non può trionfare se non quando vengono messi sul piatto della bilancia tutti i mezzi inclusa, ovviamente, la violenza...”
Frantz Fanon (I dannati della terra)



Aachen, 27 maggio 2009
Caro Mauri,

oggi, un compagno in comune è venuto a darmi la notizia della tua morte... Sapere che non sei più fisicamente tra noi è un qualcosa che mi ha profondamente colpito...
Certo, la mia commozione non è “identica” a quella dei tuoi genitori (i quali abbraccio e accompagno nel loro dolore), in quanto i nostri genitori desiderano che sopravviviamo ad essi, che continuiamo a vivere, che costituiamo una famiglia... cose del genere. L'amore di una madre non si cura delle condizioni/condizionamenti di natura politica... Ma vivere è ben più che sopravvivere, perdurare, “riprodursi” e così via. Vero?
Non è la tua morte quella che ci spinge ad agire, ma quel che hai incarnato in vita: un'esistenza ribelle e solidale, anarchica e internazionalista, compagno dei compagni: prigionieri e/o “liberi”...
La tua morte è un “incidente”... avviene in tutte le “professioni”, in tutti i lavori, da tutte le parti... ed è anche una disgrazia...
La tua bomba non era rivolta contro il Popolo, contro la buona gente, contro la gente povera o “innocente”...
Il tuo ordigno artigianale era rivolto contro un simbolo/struttura del dominio e della repressione: dominio e repressione che colpiscono noi tutti; anche se siamo in pochi quelli che scegliamo di colpire chi ci opprime con “qualcosa in più” dei seri discorsi da “anarchismo accademico”...
La complicità non scaturisce da “sentimentalismi sbavanti”, ma dal nostro riconoscerci in tutti quelli che, come noi, lottano/lottiamo per giungere alla fine del dominio partitocratico e capitalista, del controllo sociale e di questa abominevole rassegnazione politica...
Trovare complici che combattano (e comprendano teoricamente) tutto lo spettro del dominio (non solo gli aspetti “parziali”... anch'essi importanti) e farlo con tutti i mezzi è un qualcosa di raro in questi tempi d'alienazione, conformismo, annichilimento... ma ce ne sono; e tu ne sei un esempio.
Non è strano che i pennivendoli (nemmeno è un “caso”) scrivano nei loro giornalacci del tuo “corpo martoriato”, delle “viscere sparse”, ecc. … per descrivere la tua morte. La tua morte “deve” servire per intimorire gli “altri”, per screditare le idee, per negare l'azione contro la reazione... La tua morte “deve” essere investita politicamente e ridotta ad un “avvenimento”: cose che “accadono”... come se la dittatura capitalista e l'oppressione non possano esser messe in discussione... solo le nostre morti/detenzioni/torture devono essere “avvenimenti” perché noi siamo esclusi dalla condizione di “soggetto”; perché siamo nulla/niente... Ma è proprio così?
Tutti noi, i nessuno, gli annullati, i “radicali”, che non valiamo nemmeno il prezzo di una pallottola, siamo pienamente coscienti di tutto, del ruolo che svolgono i media e tutte le istituzioni dello Stato/Capitale.
No... non ci spaventa vivere o morire con dignità, perché è proprio questo (e molte altre cose) che ci differenzia sostanzialmente da tutti i “tele-colonizzati”, gli “zombi”, i “transfughi”, i “mercenari”, i “venduti”, ecc., ecc. ...
Non ti piangeremo (anche se soffriamo per la tua perdita) ma ti emuleremo. A proseguire sul tuo sentiero, a continuare nell'impegno per la solidarietà ed il mutuo appoggio, ad organizzarci in maniera informale e a diffondere le idee!
Inutile dire che là dove si fabbrica la “opinione pubblica”, là dove si traffica/specula con quel che è in comune per privatizzarlo; là dove si commercia/regola/amministra la nostra esistenza; là dove si sperimenta sugli atomi e sulle nanotecnologie, ecc., ecc., là saranno/saremo tutto noi che abbiamo la stessa idea/intenzione che ha animato la tua vita compagno Mauri... sempre presente!

Gabriel
Aachen, Germania



Gabriel Pombo Da Silva
c/o JVA Aachen
Krefelderstrasse 251
52070 Aachen
Deutschland

giovedì 11 giugno 2009

La casa occupata “la Idea” sul sequestro del compagno Margarito

Compagne/i... vi inviamo questo comunicato relativo al sequestro del nostro compagno Margarito... Vi ringraziamo per la diffusione e rivolgiamo un appello a tutte e tutti per acuire questo conflitto e continuare con un chiaro obiettivo: la distruzione di ogni forma di potere... Viva l'anarkia!

Cristian Cancino “Margarito”, prigioniero delle montature di polizia

Martedì 9 giugno è stato arrestato il compagno Cristian Cancino, da noi chiamato “Margarito”, abitante della casa occupata “la Idea”. Verso le ore 12 di martedì ci siamo recati al “Centro de Justicia de Santiago”, con il cuore carico d'amore per il nostro compagno Margarito e pieno d'odio e di rancore per i nostri nemici del “Potere”. Il compagno aveva deciso di consegnarsi spontaneamente.

I fatti
Lo scorso 27 maggio Cristian viene arrestato dalla PDI, accusato di custodire tra le sue cose una certa quantità di polvere nera. Polvere che la stessa polizia ha collocato durante la perquisizione del 22 maggio. Dopo alcune ore di fermo, Margarito viene posto in “libertà”, perché la Giustizia ritiene che non debba andare in carcerazione preventiva. Ma dopo una settimana la Procura presenta un ricorso contro il compagno sostenendo che egli sia socialmente pericoloso e che ci sia il rischio di fuga. Di qui la decisione di consegnarsi spontaneamente.
Con la testa piena di contraddizioni abbiamo partecipato a questo sporco gioco, senza avallare nemmeno per un istante le leggi che ci assassinano, cercando di ridere per non piangere, aspettando gli avvocati.
Eravamo 8 tra compagne e compagni e un avvocato e ci apprestavamo ad effettuare questo fottuto tramite, quando siamo stati circondati da una ventina di agenti in borghese, rabbiosi difensori della legge, che tentavano di strapparci via Margarito.
Gli sbirri ci seguivano ed hanno anticipato la consegna del compagno, in modo da colpevolizzarlo. Hanno simulato una sua fuga, ma sarebbe stato ridicolo fuggire a pochi metri dal tribunale ed accompagnato dal suo avvocato. Al nostro rifiuto a farci portar via Margarito, si è creato un clima di forte tensione.
Alla fine abbiamo ceduto al consiglio dell'avvocato ed il nostro compagno è stato condotto al commissariato della fottuta sbirraglia. Baci e abbracci al compagno, grida e insulti agli sbirri. In seguito, mentre continuavamo a protestare, ci hanno mostrato le loro armi dicendo che ci avrebbero ci avrebbero spappolati a colpi. Noi abbiamo continuato ad esprimere odio e disprezzo.
Quindi, Margarito, è stato condotto alla caserma della B.I.P.E (Brigada de Investigaciones Policiales Especiales) ed infine alla centrale di polizia dove s'è svolto lo show mediatico alla presenza di un mucchio di giornalisti, convocati dai loro colleghi poliziotti. I primi titoli: "Arrestato lo squatter profugo per detenzione illegale d'esplosivi... ".
Infine Cristian è stato trasferito nel carcere-centro di sterminio Santiago 1.
Rivolgiamo un appello alla solidarietà attiva e alla propaganda. Oggi è Margarito ad essere detenuto, ma sappiamo come sono andate le cose. Potrebbe succedere lo stesso a chiunque tra di noi, i servizi d'intelligence vogliono disarticolare gli antagonisti al potere. Ci credono una minaccia potenziale e dobbiamo esser noi a convertirci in una vera molestia e persecuzione per questo sistema.
Noi come casa occupata "la Idea" resistiamo, lo Stato ci ha rubato un compagno. Non è più lo stesso, noi non ci arrendiamo. Vogliamo Margarito per strada con noi, vogliamo il crollo delle mura delle carceri, perché crediamo e vogliamo la libertà e lo Stato, il Capitale e tutte le forme di dominio ce lo impediscono... E' che siamo gli eterni nemici dello Stato e del Potere. Lo sanno perché noi ci facciamo carico delle conseguenze di questa guerra, perché siamo forti.

10 giugno, casa occupata "la Idea”

Saluto di Marco Camenisch alle compagne e ai compagni del Cile




Caro compagno*,
ti prego di far avere alle/ai compas del Cile ed altrove questi saluti e questo semplice ma forse importante suggerimento da parte mia. L'ultimo, mi permetto di esprimerlo perché ho fatto esperienza, perché anche guerriglia molto esperta “non ci aveva mai pensato” a questo e simili banali accorgimenti salvavita nel pericoloso maneggio artigianale delle polveri “esplodenti”!
Perciò anche da parte mia dal carcere svizzero un forte abbraccio solidale alle nostre compagne ed ai nostri compagni del Cile! Onore al compagno Mauricio!!! Quel che vale a maggior ragione per le nostre guerriere e i nostri guerrieri cadute/i combattendo, vale anche per noi sequestrate/i dal nemico: chi continua la lotta, la più alta solidarietà, ci mantiene in vita e tra loro, perché la nostra comunità è quella in lotta. Inutili (persino al nemico...) e tragedia per la lotta sono solo e proprio coloro che, immancabilmente, quando combattendo moriamo o cadiamo nelle mani del nemico, alzano il loro dito ipocrita sparlando di “morte inutile”, di carcerazione inutile, di “tragedia”, ecc.
Da veterano combattente, con dolore, ma anche con umiltà, rifletto sulle cause possibili di tali incidenti. Se fosse un corto circuito (magari azionando il timer) di un innesto elettrico a scintilla immerso direttamente nella carica di polvere nera? Allora c'è un semplice accorgimento per evitarci morti, ferimenti e carcere. Ben preparato, non pregiudica il successo ed i tempi (sul luogo, di ritardo) dell'operazione. Bisogna sempre inserire una miccia a lenta combustione (o più, parallele, sono di facile autoproduzione) tra innesto elettrico a scintilla da un lato e carica dall'altro lato, miccia che in caso d'accensione prematura e/o involontaria sia visibile/udibile durante il trasporto e le manipolazioni per l'attivazione, e lunga quei secondi ossia centimetri necessari per mettersi in sicurezza e, possibilmente, per strapparla o tagliarla disinnescando la carica e così garantendo anche la sicurezza di eventuali passanti; e, ovviamente, ancor più sicuro è organizzarsi per inserire con una mossa la miccia/le micce nella carica solo sul luogo dell'attacco dopo aver attivato il timer del circuito elettrico.

marco camenisch, lager di Regensdorf, 27.05.09


marco camenisch
postfach 3143
8105 Regensdorf
Svizzera

*Archivio Severino Di Giovanni

mercoledì 10 giugno 2009

Arrestato Cristián per detenzione di materiale esplosivo

Santiago del Cile – Agenti della Brigada de Investigaciones Policiales Especiales (BIPE) della Policía de Investigaciones (PDI) hanno arrestato Cristián Rodrigo Cancino Carrasco, 31 anni, il giovane anarchico che era stato fermato due settimane fa per detenzione di materiale esplosivo nella sua casa.
Cancino Carrasco era stato rimesso in libertà dal tribunale in quella occasione, ma la Corte ha revocato tale decisione ed egli non si è presentato all'udienza fissata, per cui è stato spiccato un ordine di cattura nei suoi confronti.
“E' stato fatto un lavoro di intelligence che ha permesso di ri-localizzare il soggetto e quando si è trovato nelle vicinanze della fermata Rondizzoni della metropolitana è stato effettuato l'arresto” ha detto a Terra.cl il viceprefetto Adolfo Rocco, capo della BIPE della PDI.
Il lavoro d'intelligence che s'è concluso con l'arresto del soggetto, ha previsto pedinamenti che hanno permesso di svelare che si nascondeva in diversi domicili di “squatter” del centro di Santiago, il tutto per render difficile l'arresto da parte della PDI.
Cristián Cancino era un assiduo visitatore di diverse case occupate, come quella del collettivo “Kasa Idea”, di calle Rafael Sotomayor 44. Questa casa è stata perquisita e lì è stata trovata della polvere nera, la stessa che sarebbe stata utilizzata da Mauricio Morales nel confezionamento dell'ordigno esplosivo che, detonando accidentalmente, lo ha ucciso, nello scorso maggio.
Cancino lavorava per un'impresa di pulizie all'interno di un'impresa mineraria ed è stato stabilito che la polvere nera provenisse da quel luogo.
L'arrestato è stato condotto alla caserma della Brigada de Investigaciones Policiales Especiales (BIPE) e sarà posto nuovamente a disposizione dell'ottavo tribunale di Garanzia.


fonte: Terra.cl, 09.06.09

Elenco dei prigionieri politici mapuche

Per ogni prigioniero vengono riportate: la comunità mapuche di appartenenza, l'accusa, la condanna e la situazione detentiva.

fonte: Kilapan, aggiornamento al maggio 2009

Carcere di Los Ángeles
Vicuña Mackenna Nº 530
1) Roberto Manquepi Vita. Comunità di Butalelbun, Alto Bio Bio.
Furto con violenza durante il recupero delle terre. Condannato a 5 anni e 1 giorno e al pagamento di una multa. Sconta la condanna.

Complesso Penitenziario di Concepción “El Manzano”
Camino Concepción a Penco S/N, Lote B1, El Manzano
2) Ramón Llanquileo Pilquimán. Comunità Esteban Yevilao di Puerto Choque, Tirúa.
Furto con intimidazione, associazione illecita terrorista, tentato omicidio di un magistrato e di agenti di polizia. In carcerazione preventiva durante i 9 mesi delle indagini.
3) José Huenuche Reiman. Comunità Esteban Yevilao di Puerto Choque, Tirúa.
Furto con intimidazione, associazione illecita terrorista, tentato omicidio di un magistrato e di agenti di polizia. In carcerazione preventiva durante i 9 mesi delle indagini.
3) César Parra Leiva. Comunità Esteban Yevilao di Puerto Choque, Tirúa.
Furto con intimidazione, associazione illecita terrorista, tentato omicidio di un magistrato e di agenti di polizia. In carcerazione preventiva durante i 9 mesi delle indagini.
4) Norberto Parra Leiva. Comunità Esteban Yevilao di Puerto Choque, Tirúa.
Furto con intimidazione, associazione illecita terrorista, tentato omicidio di un magistrato e di agenti di polizia. In carcerazione preventiva durante i 9 mesi delle indagini.
5) Luis Menares Chanilao Comunità Esteban Yevilao di Puerto Choque, Tirúa.
Furto con intimidazione, associazione illecita terrorista, tentato omicidio di un magistrato e di agenti di polizia. In carcerazione preventiva durante i 9 mesi delle indagini.
6) Segundo Ñehuei Ñehuei. Comunità Benancio Ñeguey, Puerto Choque, Tirua.
Furto con intimidazione, associazione illecita terrorista, tentato omicidio di un magistrato e di agenti di polizia. In carcerazione preventiva durante i 9 mesi delle indagini.
7) Jonathan Huillical. Labranza warria (in mapuche warria=paese, città)
Furto con intimidazione, associazione illecita terrorista, tentato omicidio di un magistrato e di agenti di polizia. In carcerazione preventiva durante i 9 mesi delle indagini.

C.D.P. Centro di Detenzione Preventiva di Lebu
Calle Pérez Nº 775
8) Javier Navarro Jonquera Comunità di Puerto Choque, Tirua
Furto con intimidazione, associazione illecita terrorista, tentato omicidio di un magistrato e di agenti di polizia. In carcerazione preventiva durante i 9 mesi delle indagini.
9) Juan Parra Leiva. Comunità Esteban Yevilao di Puerto Choque, Tirúa.
Furto con intimidazione, associazione illecita terrorista, tentato omicidio di un magistrato e di agenti di polizia. In carcerazione preventiva durante i 9 mesi delle indagini.
10) Carlos Muñoz Huenuman Comunità Puerto Choque, Tirua
Furto con intimidazione, associazione illecita terrorista, tentato omicidio di un magistrato e di agenti di polizia. In carcerazione preventiva durante i 9 mesi delle indagini.
11) Juan Muñoz Huenuman Comunità Puerto Choque, Tirua
Furto con intimidazione, associazione illecita terrorista, tentato omicidio di un magistrato e di agenti di polizia. In carcerazione preventiva durante i 9 mesi delle indagini.
12) Richard Ñehuei Comunità Benancio Ñeguey, Puerto Choque, Tirua.
Furto con intimidazione, associazione illecita terrorista, tentato omicidio di un magistrato e di agenti di polizia. In carcerazione preventiva durante i 9 mesi delle indagini.
13) Elcides Pilquimán Comunità di Puerto Choque, Tirua
Furto con intimidazione, associazione illecita terrorista, tentato omicidio di un magistrato e di agenti di polizia. In carcerazione preventiva durante i 9 mesi delle indagini.

C.D.P. Centro di Detenzione Preventiva di Angol
Los Confines S/N
14) Luis Millacheo Ñanco. Comunità Newen Mapu José Millacheo di Chequenco, Ercilla.
Incendio di un camion di una forestal il 26/04/08 a Pidima, Ercilla. Condannato a 5 anni e 1 giorno, sconta la condanna.
15) José Queipul Waikil. Comunità Autónoma di Temucuicui, Ercilla.
Minacce e attentato contro l'autorità nel 2006; furto con intimidazione, minacce, danneggiamento e maltrattamento degli animali ai danni della comunità Ignacio Queipul, il 19/11/2008. In carcerazione preventiva.
16) Jaime Huenchullán Cayul. Comunità Autónoma di Temucuicui, Ercilla.
Minacce e attentato contro l'autorità nel 2006; minacce e danneggiamento ai danni di René Urban e Jorge Araneda nell'agosto e nel settembre 2004. Assolto per le accuse contro Urban, ma resta in carcere per altri reati.
17) Julio Cayhuan Nahuelpi. Comunità Autónoma di Temucuicui, Ercilla.
Recentemente assolto dall'accusa di incendio di proprietà del latifondista Rene Urban. In carcerazione preventiva per altri reati.
18) Marcelino Levicura Manquel. Comunità Autónoma di Temucuicui, Ercilla.
Minacce e attentato contro l'autorità nel 2006. In carcerazione preventiva.

Centro di Studio e Lavoro (C.E.T.) Angol
Pedro Aguirre Cerda Nº 62
18) José Huenchunao Mariñan. Comunità El Malo, Lago Lleu Lleu, Tirúa.
Incendio terrorista del fondo Poluco Pidenco. Condannato a 10 anni e 1 giorno, sconta la condanna.
19) Patricia Troncoso Robles. Solidale con il popolo mapuche
Incendio terrorista del fondo Poluco Pidenco. Condannata a 10 anni e 1 giorno, sconta la condanna. Ha il beneficio dei permessi fine-settimana.
20) Juan Bautista Millalen Milla. Comunità Catrio Ñancul, Collipulli.
Incendio semplice. Condannato a 5 anni e 1 giorno. Sconta la condanna ed ha il beneficio dei permessi fine-settimana.

Centro di Detenzione Penitenziaria (C.D.P.) Traiguén
Coronel Gregorio Urrutia Nº 129
21) José Llanquileo Antileo. Comunità Juana Millahual di Rucañanko, Lago Lleu Lleu, Contulmo.
Incendio del fondo Poluco Pidenco. Condannato a 5 anni e 1 giorno, sconta la condanna con il beneficio dei permessi fine-settimana.
22) José Cayhuan Nahuelpi. Comunità Autónoma di Temucuicui, Ercilla.
Incendio di proprietà di latifondisti a Quechereguas, comune deiTraiguén, il 17/10/2008. In carcerazione preventiva.

Centro di Studio e Lavoro (C.E.T.) di Victoria
Avenida Arturo Prat Nº 210
23) Juan Carlos Huenulao Lienmil. Comunità di Tricauco, Victoria.
Incendio terrorista del fondo Poluco Pidenco. Condannato a 10 anni e 1 giorno, sconta la condanna.
24) Rodrigo Huenchullán Cayul. Comunità Autónoma di Temucuicui, Ercilla.
Minacce e danneggiamenti ai danni di Jorge Araneda nell'agosto e nel settembre del 2004. Assolto dalle accuse contro Urban, ma resta in carcere per altri reati.
25) Carlos Cayupe Aillapan. Comunità Domingo Trangol, Victoria
Incendio di un camion a Quino, Victoria, il 26/12/07. Condannato a 5 anni e 1 giorno ed al pagamento di una multa. Sconta la condanna.

Centro de Cumplimiento Penitenciario di Temuco
Avenida Balmaceda Nº 450
26) Mauricio Waikilao Waikilao. Comunità Yeupeko-Fillkun.
Incendio terrorista, incendio semplice, tentato omicidio e minacce per attentato a proprietà di Eduardo Luchsinger il 16/08/2008; tentato incendio terrorista il 30/10/2008 a Temuco. E' in carcerazione preventiva.
27) Antonio Cadin Huentelao. Comunità Juan Paillalef, Cunco.
Attentato contro l'autorità (disordini in tribunale). Condannato a 5 anni e 1 giorno, sconta la condanna.

Centro di Controllo Penitenziario Femminile di Temuco
Callejón Carmine Nº 249
28) Lonko Juana Calfunao Paillalef. Comunità Juan Paillalef, Cunco.
Attentato contro l'autorità (disordini in tribunale). Condannata a 4 anni e 6 mesi, sconta la condanna.

Carcere di Valdivia / Isla Teja
Calle Los Pelues S/N
29) Miguel Ángel Tapia Huenulef. Santiago Warria.
Incendio, tentato omicidio e lesioni di carattere terrorista, oltre a furto e incendio semplice per un attacco al fondo San Leandro, Lautaro, il 12/01/2009; detenzione illegale di armi da fuoco e munizioni, detenzione illegale di sostanze per la confezione di esplosivi, detenzione illegale di armi da guerra e di ordigni proibiti (granate). In carcerazione preventiva in una sezione ad Alta Sicurezza.
30) Andrés Gutiérrez Coña. Santiago Warria.
Incendio, tentato omicidio e lesioni di carattere terrorista, oltre a furto e incendio semplice per un attacco al fondo San Leandro, Lautaro, il 12/01/2009. In carcerazione preventiva durante gli 11 mesi delle indagini. E' in una sezione ad Alta Sicurezza.
31) Waikilaf Cadin Calfunao. Comunità Juan Paillalef, Cunco.
Collocazione di ordigni esplosivi, per delle bombe carta ai danni di un supermercato di Temuco il 29/12/2008. In carcerazione preventiva per i 5 messi delle indagini, è in una sezione ad Alta Sicurezza.

Scontano condanne con misure cautelari
32) Luis Amable Catrimil Huenupe. Comunità di Tricauco, Ercilla.
Incendio del fondo Poluco Pidenco. Condannato a 4 anni e 1 giorno, è in libertà vigilata.
33) Florencio Jaime Marileo Saravia. Comunità Cacique José Guiñón, Ercilla.
Incendio del fondo Poluco Pidenco. Condannato a 10 anni e 1 giorno, reclusione notturna nel centro di polizia di Collipulli.
34) Juan Patricio Marileo Saravia. Comunità Cacique José Guiñón, Ercilla.
Incendio terrorista del fondo Poluco Pidenco. Condannato a 10 anni e 1 giorno, reclusione notturna nel centro di polizia di Collipulli.
35) Luisa Calfunao Paillalef. Comunità Juan Paillalef, Cunco.
Attentato contro l'autorità (disordini in tribunale). Condannata a 3 anni, ha l'obbligo delle firme.
36) Andrés Lican Lican. Comunità Newen Mapu José Millacheo di Chequenco, Ercilla.
Incendio di un camion di una forestal il 26/04/08 a Pidima, Ercilla. Condannato a 4 anni, è in libertà vigilata.
37) Juan Bernardo Lican Melinao Comunità Newen Mapu José Millacheo di Chequenco, Ercilla.
Incendio di un camion di una forestal il 26/04/08 a Pidima, Ercilla. Condannato a 4 anni, è in libertà vigilata.
38) Alex Bahamondes Garrido. Osorno Warria.
Incendio di un camion a Chamichaco, Ercilla, il 05/01/08. Condannato a 3 anni e 1 giorno di libertà vigilata, oltre al pagamento di una multa.
39) Juan Medina Hernández. Concepción Warria.
Incendio di 2 camion a Chamichaco, Ercilla, il 05/01/08. Condannato a 3 anni e 1 giorno di libertà vigilata, oltre al pagamento di una multa.
40) Erick Von Jenstick Vergara. Osorno Warria.
Incendio di 2 camion a Chamichaco, Ercilla, il 05/01/08. Condannato a 3 anni e 1 giorno di libertà vigilata, oltre al pagamento di una multa.

domenica 7 giugno 2009

Sciopero della fame e della sete dell'anarchico greco Nikos Kountardas

Quella che segue è una sintesi, aggiornata al 6 giugno, delle gravissimi condizioni in cui si trova il compagno anarchico Nikos, in sciopero della fame e della sete dal 16 maggio. Il rigido isolamento al quale è sottoposto gli ha solo permesso di diffondere un comunicato il 28 maggio, utilizzando dei tovaglioli. Ma da allora il suo stato di salute è peggiorato, nonostante abbia ripreso ad ingerire dei liquidi. Il 10 giugno dovrebbero decidere sul suo rilascio, ma sarà una vera e propria corsa contro il tempo.
Solidarietà anarchica al compagno Nikos Kountardas!
Archivio Severino Di Giovanni

* * *

Il compagno Nikos, 31 anni, è accusato di aver effettuato un attacco incendiario ai danni di una banca della Tracia il 4 ottobre 2007. In precedenza è stato rinchiuso 17 mesi per un'altra imputazione. Il 16 maggio Nikos è stato arrestato proprio mentre era nella stazione di polizia di Xanthi per la firma quindicinale, in relazione all'attacco alla banca. Lo stesso giorno ha iniziato lo sciopero della fame e della sete. Il 21 maggio è stato trasferito dal carcere di Korydallos all'ospedale pubblico di Nikaia, di Atene.
I sanitari lo hanno visitato il 1 giugno ed hanno emesso il seguente bollettino medico: “Paziente Nikos Kountardas, 31 anni, in sciopero della fame dal 16 maggio 2009. Dal 16 maggio al 23 maggio s'è rifiutato di ingerire liquidi dalla bocca. Dal 23 maggio al 27 maggio il paziente ha accettato di prendere acqua dalla bocca, continuando a digiunare. Tuttavia, il 27 maggio si è di nuovo rifiutato di ingerire cibi e liquidi. Il paziente pesa 55 kg., mentre quando è entrato in ospedale pesava 62,5 kg. Si presenta severamente emaciato ed ha una sonnolenza prolungata. Si teme l'avvio di un grave peggioramento delle sue condizioni di salute.”
Dopo la visita medica, Nikos accetta di ingerire una piccola quantità di liquidi ogni giorno, ma molto meno rispetto a quanto ha bisogno il suo corpo.
Il 6 giugno circa 70 compagni manifestano davanti all'ospedale in cui si trova Nikos. Lui cerca di leggere un comunicato separato da un finestra, ma la polizia glielo impedisce.
Solo il 10 giugno si riunirà una commissione che deciderà sul suo rilascio, ma le gravi condizioni in cui si trova Nikos potrebbero portarlo già in una situazione di non ritorno o con dei seri danni cerebrali.

In solidarietà con Nikos è stato attaccato un commissariato della polizia con delle molotov, diverse radio sono state occupate e numerosi sono i presidi.

sabato 6 giugno 2009

Assassinato per un graffiti a San Cristóbal de Las Casas

Lo scorso 27 maggio Víctor Martín Penagos Estrada “El Burla”, 16 anni, è stato assassinato da Nicolás Gómez Sántiz presunto vigilante dell'hotel Maya Quetzal di San Cristóbal de Las Casas. Secondo le testimonianze ricevute, el Burla con alcuni amici stava realizzando un graffiti quando ha ricevuto i due proiettili che gli hanno tolto la vita.
Quest'assassinio è la conseguenza dell'ambiente di criminalizzazione e di stigmatizzazione verso i giovani generato dalla giunta municipale di San Cristóbal de Las Casas. Dal 30 marzo 2009 è in vigore una norma antigraffiti che prevede il fermo di polizia ed una salata sanzione pecuniaria per chi viene sorpreso a scrivere/disegnare sui muri di questa città turistica. Previsti anche degli incentivi economici al cittadino delatore.


fonte: Akratapress

Massacro di indigeni in Amazzonia




Il 5 giugno, nell'Amazzonia peruviana, agenti di polizia della Diroes (direzione di operazioni speciali) hanno effettuato un vero e proprio massacro ai danni di alcuni popoli indigeni in lotta. Sono mesi che gli indigeni amazzonici stanno protestando contro i provvedimenti del governo peruviano, in quanto permetteranno la svendita di territori protetti alle multinazionali del petrolio e dello sfruttamento del legname. Nelle scorse settimane gli indigeni hanno effettuato dei blocchi fluviali, lungo gli affluenti del Rio delle Amazzoni, per impedire l'accesso ai pozzi petroliferi. Adesso il governo del Perù ha optato per la repressione feroce.
Non è ancora possibile tracciare un quadro della situazione, fonti non governative parlano addirittura di 50 morti, diversi dispersi e molti feriti gravi. La polizia ha sparato ad altezza d'uomo appostandosi sui tetti di alcuni villaggi, ma ha sparato anche utilizzando degli elicotteri. Gli agenti si giustificano asserendo che alcuni di loro, pare 7, siano stati ammazzati in precedenza. Di fatto, attualmente c'è un pozzo petrolifero in cui 38 agenti di polizia sono tenuti sotto sequestro dagli indigeni.
Ma è nel villaggio di Bagua dove il massacro è stato più feroce. La polizia sta bruciando i corpi degli indigeni, mentre in alcuni casi li getta nei fiumi.
Ci sono ordini di cattura nei confronti di tutti i dirigenti indigeni.
In tutta la zona è impedito l'accesso ai mezzi di soccorso ed alla stampa, anzi pare che due giornalisti siano stati ammazzati dalla polizia.

Foto e video su:
http://reducayali.blogspot.com
www.lahaine.org

venerdì 5 giugno 2009

Gli Organos de Resistencia CAM rivendicano le azioni contro gli investimenti capitalisti




Comunicato pubblico

Noi, Órganos de Resistencia Territorial (ORT), informiamo il nostro Popolo Mapuche, l'opinione pubblica nazionale e quella internazionale che:
1. Durante l'alba di domenica 31 maggio sono state effettuate 3 azioni di resistenza contro obiettivi appartenenti a multinazionali presenti nel territorio Mapuche. Pertanto rivendichiamo le azioni nell'Alto Bíobio, prossime alla Central Hidroeléctrica Ralco, a soli 8 km del paese con lo stesso nome. In quel luogo abbiamo bruciato 3 installazioni corrispondenti ad uffici e dipendenze amministrative della multinazionale ENDESA España.

2. Rivendichiamo anche l'azione contro il residence estivo nel settore Coihueco del lago Lleu-Lleu, appartenente ad un imprenditore di Santiago del Cile.

3. Rivendichiamo, infine, l'attacco ad un accampamento della Forestal Mininco nella zona di conflitto Mapuche, a Collipulli.

4. Queste azioni sono state realizzate dagli Órganos de Resistencia Territoriales, corrispondenti alle zone Pehuenche, Lafquenche e Nagche della CAM.
Queste azioni sono l'opposizione ai processi di investimento capitalista che persistono nell'aggredire le Comunità Mapuche ed anche la resistenza all'aggressione politico-giudiziaria effettuata dallo Stato in maniera indiscriminata contro la nostra organizzazione e le altre espressioni di lotta Mapuche che portano avanti il processo di recupero territoriale e politico.

Libertà ai Prigionieri Politici Mapuche!
Territorio e Autonomia alla Nazione Mapuche !
¡¡¡¡¡Weuwaiñ!!!!!

Órganos de Resistencia Territorial
ORT-CAM
03/giugno/2009