venerdì 28 maggio 2010

(Perù) Mercurio sulle labbra del governo

Recentemente il governo peruviano utilizza attraverso i mezzi di comunicazione un falso binario: miniera legale / miniera informale. Questo linguaggio dicotomico non si trova nell'attività mineraria come il problema di base, ma riduce tutto alla legalità. Questo riproduce l'idea che tutte le leggi sono buone, o se le attività sono legali- non importa quali sono – non si può mettere in dubbio. Il governo non ha parlato in nessun caso contro la miniera, ma in favore per se stesso, la sua capacità di controllo e dominio attraverso le leggi.
Questo è e sarà una costante. Il governo può solo percorrere termini provenienti della loro propria logica definendo e riproducendo attraverso nuovi concetti e percezioni. Qualcosa di simile è accaduto quando il Presidente Alan Garcia, dichiarò, agli abitanti de l'Amazonia come '' cittadini di seconda classe ''. Lo ha fatto in modo sprezzante, e la stampa, e incluso i comuneros la presero così. Ma questa frase ha criptata una massima morale che dice: ''essere un cittadino di prima categoria è buono'', tutti noi dovremo cercare di raggiungere tale status, e quindi le persone che vivono in campagna o rispettano le regole della città e la civiltà moderna, sono proto-umani. Più che un insulto, era un complimento, un complimento alla cittadinanza, ai modelli di convivenza egemonica che lo Stato cerca d'imporre. E lo fa in modo sottile perché la manipolazione psicologica genera '' accettazione'', per obbedienza, una coscienza alienata, un suicidio volontario ( che è, oltre la violenza fisica, l'unico dialogo possibile tra il governo e '' i suoi governati '').
E' stato anche giustificato nel resto della popolazione, da un lato, l'accettazione e l'idealizzazione della miniera corporativa e, dall'altro, la repressione dei minatori artigianali. Cioè, dato l'obiettivo era quello di favorire l'ingresso di grandi imprese per istituzionalizzare la miniera su larga scala attraverso i processi governativi.
Coloro che si oppongono all'attività mineraria non lo facciamo perché è ''fuori legge'', ma perché inquina. In questo senso, la miniera legale non inquina meno, si pagano solo le tasse in materia di compensazione, ad esempio, per poter inquinare. Il "controllo ecologico" del governo non è altro che il "controllo economico" della contaminazione.

Minería manam!
Attualmente, essere ecologista è una risorsa di marketing che, nonostante l'evidente, molto si è parlato anche su le responsabilità etica delle multinazionali. Qualsiasi cura logistica possono vantare la miniera è insufficiente perché, a differenza della miniera artigianale, l'industria mineraria realizza attività massive, che copre maggior estensione geografica e processi distribuiti in distinte regioni della mappa.
Con le cure rispettive, per esempio, si possono prendere due trote al giorno. Questo sembra una media bassa, ma se in un giorno è attivo trenta diversi fiumi non stiamo parlando di due trote ma di sessanta. Di fatto, la miniera non uccide solo le trote ( dire che uccidono trote, vale a dire che avvelena il possibile alimento dei pescatori), lo si fa con comunità intere inquinando i fiumi e l'area di cui essi e le altre specie si alimentano . . . e, così, curando il pregresso abbandono delle proprie tradizioni artigianali per renderli efficienti minatori che non guardano il cielo ma le loro tasche.
In effetti, quanto è stato detto che la miniera legale '' inquina meno, che non inquinare''. Si è detto che si contamina ma in modo sottile. Naturalmente, denota la contaminazione delle miniere connotano solo il suo '' beneficio'' (la Grande Metropoli nell'inconscio rurale o urbane marginali).
Per lo stato e gli imprenditori l'unica scelta possibile si trova tra l'inquinamento più o inquinare meno. Tra morire veloce o lento morire. Ma per un fiume inquinato non è necessario riempire con mercurio. Che gli imprenditori versino un solo grammo di mercurio nelle pentole dei loro pasti e capiranno di cosa stiamo parlando.
Ma non ha parlato solo il Governo ufficiale. Anche i gruppi di sinistra hanno manifestato anche sul conflitto tra i minatori artigianali e le forze militari, tuttavia, sono stati incapaci di superare la teoria pre-formativa dello Stato. La maggior parte erano preoccupati per la repressione e dei morti (breve termine), e con poca ragione. Tuttavia, dobbiamo chiarire che essere in contro la repressione del governo- e anche, le multinazionali – non è la stesso di essere a favore dei minatori "artigianale".
C'è da ricordare che i ''minatori artigianali'' lo sono perché hanno trovato un'attività ''lucrativa'' (molto probabilmente, il dibattito sulla inquinamento in sé non interessa), non solo una forma di sussistenza, cioè, riprodurre la propria logica del capitale: vivere per produrre la merce. La maggior parte di loro, infatti, vuole formalizzare. Voler formalizzare significa voler essere controllato dallo Stato.

Scrivere la nostra propria mitologia Muki
Come detto prima, qualcuno potrebbe pensare che questo è un Manifesto contro della Miniera (corporativa o artigianale legale o informale), dello Stato (il suo linguaggio pre-formativo che lo giustifica che riproduce nell'inconscio di coloro che leggono la sua lettura), del progresso Tecnologico, della Società Industriale (dedicato fondamentalmente a soddisfare le moderne necessità del capitalismo, e invece di soddisfare le necessità umane, li danneggia ). Questo è vero.
Ma il ruolo della rivolta non solo ha costituito- così parziale- in manifestar contro, se non altro per mantenere la salute emotiva e la vitalità creativa dei propri anarchici. Siamo nel momento peggiore e nel peggiore dei casi (il territorio controllato dallo Stato peruviano ha cominciato ad affermarsi come una nazione e si avvale di un linguaggio che non respinge la folla, il progresso e la modernità e il mito del peruviano con successo, sono le nuove bandiere per far posto, sono le nuove bandiere per farsi strada verso ''Un mondo felice'' (A. Huxley dixit)
Da un lato, sappiamo che si può sviluppare modi di vivere nelle quali la miniera risulta non necessaria, che i processi di estrazione delle ''risorse'' minerali utilizzati dalla scienza moderna non sono una traiettoria non questionabile del genoma umano. Piuttosto che difendere un nuovo-o vecchio- Natura (cioè, una nuova morale) richiede intelligenza anarchica e diventando multidimensionali per affrontare nuovi concetti di bellezza, l'ecologia e l'esistenza. L'esistenza del genere umano non inizia con l'elettricità o nell'epoca del metallo. Ci sono state e ci sono molte comunità che non richiedono impianti industriali né sistemi elettronici, e le loro esperienze sono di molta ispirazione non ci rimane che nuovi metodi di sussistenza organica.
Allo stesso modo, molte comunità hanno risposto alla miniera di modo critico esprimendo slogan di rifiuto alle attività di estrazione come ''Non vogliamo oro, ma il cibo '' che è un radicale e interessante anticapitalismo esistenziale e molti altri sono morte vittime di danni nella salute e in diversi posti della sierra ( pianure e montagne), persone con esperienza di questo tipo, non diminuisce in dichiararsi contro la Miniera. Soprattutto , vogliamo evidenziare un nuovo paradigma che è stato imposto arbitrariamente e in modo sistematico in diversi popoli del mondo, per capire cosi l'olistica e epistemologicamente le implicazioni della Modernità e il Progresso, vale a dire, per affinare le frecce nella nostra faretra ingovernabile .
Lady Ludd

mariposasvenenosas@riseup.net


Annotazioni:

Manam, Manan: Parola in lingua quechua, denota negazione. Significa ''no''
Muqui : Personaggio mitologico: Goblin che abita e protegge l'interno delle montagne, Si associa anche ad un essere che si accanisce con le belle donne delle miniere, che rapisce, e con i minatori, che uccide attraverso la sepoltura o soffocamento con i minerali.

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Traduzione: La Protesta

blog : laprotesta.noblogs.org
email: amoryodio@hautistici.org

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