sabato 6 giugno 2009

Massacro di indigeni in Amazzonia




Il 5 giugno, nell'Amazzonia peruviana, agenti di polizia della Diroes (direzione di operazioni speciali) hanno effettuato un vero e proprio massacro ai danni di alcuni popoli indigeni in lotta. Sono mesi che gli indigeni amazzonici stanno protestando contro i provvedimenti del governo peruviano, in quanto permetteranno la svendita di territori protetti alle multinazionali del petrolio e dello sfruttamento del legname. Nelle scorse settimane gli indigeni hanno effettuato dei blocchi fluviali, lungo gli affluenti del Rio delle Amazzoni, per impedire l'accesso ai pozzi petroliferi. Adesso il governo del Perù ha optato per la repressione feroce.
Non è ancora possibile tracciare un quadro della situazione, fonti non governative parlano addirittura di 50 morti, diversi dispersi e molti feriti gravi. La polizia ha sparato ad altezza d'uomo appostandosi sui tetti di alcuni villaggi, ma ha sparato anche utilizzando degli elicotteri. Gli agenti si giustificano asserendo che alcuni di loro, pare 7, siano stati ammazzati in precedenza. Di fatto, attualmente c'è un pozzo petrolifero in cui 38 agenti di polizia sono tenuti sotto sequestro dagli indigeni.
Ma è nel villaggio di Bagua dove il massacro è stato più feroce. La polizia sta bruciando i corpi degli indigeni, mentre in alcuni casi li getta nei fiumi.
Ci sono ordini di cattura nei confronti di tutti i dirigenti indigeni.
In tutta la zona è impedito l'accesso ai mezzi di soccorso ed alla stampa, anzi pare che due giornalisti siano stati ammazzati dalla polizia.

Foto e video su:
http://reducayali.blogspot.com
www.lahaine.org

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