giovedì 11 giugno 2009

La casa occupata “la Idea” sul sequestro del compagno Margarito

Compagne/i... vi inviamo questo comunicato relativo al sequestro del nostro compagno Margarito... Vi ringraziamo per la diffusione e rivolgiamo un appello a tutte e tutti per acuire questo conflitto e continuare con un chiaro obiettivo: la distruzione di ogni forma di potere... Viva l'anarkia!

Cristian Cancino “Margarito”, prigioniero delle montature di polizia

Martedì 9 giugno è stato arrestato il compagno Cristian Cancino, da noi chiamato “Margarito”, abitante della casa occupata “la Idea”. Verso le ore 12 di martedì ci siamo recati al “Centro de Justicia de Santiago”, con il cuore carico d'amore per il nostro compagno Margarito e pieno d'odio e di rancore per i nostri nemici del “Potere”. Il compagno aveva deciso di consegnarsi spontaneamente.

I fatti
Lo scorso 27 maggio Cristian viene arrestato dalla PDI, accusato di custodire tra le sue cose una certa quantità di polvere nera. Polvere che la stessa polizia ha collocato durante la perquisizione del 22 maggio. Dopo alcune ore di fermo, Margarito viene posto in “libertà”, perché la Giustizia ritiene che non debba andare in carcerazione preventiva. Ma dopo una settimana la Procura presenta un ricorso contro il compagno sostenendo che egli sia socialmente pericoloso e che ci sia il rischio di fuga. Di qui la decisione di consegnarsi spontaneamente.
Con la testa piena di contraddizioni abbiamo partecipato a questo sporco gioco, senza avallare nemmeno per un istante le leggi che ci assassinano, cercando di ridere per non piangere, aspettando gli avvocati.
Eravamo 8 tra compagne e compagni e un avvocato e ci apprestavamo ad effettuare questo fottuto tramite, quando siamo stati circondati da una ventina di agenti in borghese, rabbiosi difensori della legge, che tentavano di strapparci via Margarito.
Gli sbirri ci seguivano ed hanno anticipato la consegna del compagno, in modo da colpevolizzarlo. Hanno simulato una sua fuga, ma sarebbe stato ridicolo fuggire a pochi metri dal tribunale ed accompagnato dal suo avvocato. Al nostro rifiuto a farci portar via Margarito, si è creato un clima di forte tensione.
Alla fine abbiamo ceduto al consiglio dell'avvocato ed il nostro compagno è stato condotto al commissariato della fottuta sbirraglia. Baci e abbracci al compagno, grida e insulti agli sbirri. In seguito, mentre continuavamo a protestare, ci hanno mostrato le loro armi dicendo che ci avrebbero ci avrebbero spappolati a colpi. Noi abbiamo continuato ad esprimere odio e disprezzo.
Quindi, Margarito, è stato condotto alla caserma della B.I.P.E (Brigada de Investigaciones Policiales Especiales) ed infine alla centrale di polizia dove s'è svolto lo show mediatico alla presenza di un mucchio di giornalisti, convocati dai loro colleghi poliziotti. I primi titoli: "Arrestato lo squatter profugo per detenzione illegale d'esplosivi... ".
Infine Cristian è stato trasferito nel carcere-centro di sterminio Santiago 1.
Rivolgiamo un appello alla solidarietà attiva e alla propaganda. Oggi è Margarito ad essere detenuto, ma sappiamo come sono andate le cose. Potrebbe succedere lo stesso a chiunque tra di noi, i servizi d'intelligence vogliono disarticolare gli antagonisti al potere. Ci credono una minaccia potenziale e dobbiamo esser noi a convertirci in una vera molestia e persecuzione per questo sistema.
Noi come casa occupata "la Idea" resistiamo, lo Stato ci ha rubato un compagno. Non è più lo stesso, noi non ci arrendiamo. Vogliamo Margarito per strada con noi, vogliamo il crollo delle mura delle carceri, perché crediamo e vogliamo la libertà e lo Stato, il Capitale e tutte le forme di dominio ce lo impediscono... E' che siamo gli eterni nemici dello Stato e del Potere. Lo sanno perché noi ci facciamo carico delle conseguenze di questa guerra, perché siamo forti.

10 giugno, casa occupata "la Idea”

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