venerdì 1 gennaio 2010

Comunicato di Cristián Cancino

La criminalizzazione politica ci ha incarcerati, con la pretesa di coinvolgere tutti i ribelli e farci rassegnare a scontare condanne per ogni azione realizzata alla ricerca della libertà e per la distruzione di qualsiasi manifestazione del potere. La punizione, la reclusione, l'umiliazione non sono stati sufficienti per farci smettere di guardare al presente e preparare per il futuro. Ogni azione solidale motiva noi prigionieri a continuare fermi ed a lottare per i nostri intenti. Compagni, non posso rassegnarmi ad esser condannato per una montatura preparata in modo selettivo dallo stato per mezzo di quelli che fanno il lavoro sporco. Ringrazio ogni azione, ogni presenza, ogni colloquio che mi hanno aiutato a mantenermi bel saldo. So che non sono solo e che non lo è nessun lottatore sociale rinchiuso nei centri di sterminio. Mi auguro riusciate in ogni manifestazione di solidarietà, perché il significato si moltiplica per tutti i prigionieri, quale che sia la ragione della loro detenzione. In merito all'appello del compagno Gabriel, vi dico che non aderirò per diverse ragioni, ma da qui mando la forza a voi compagni che avete deciso di aderire o meno con un digiuno. Axel, Pablo, Matias, Marcelo Dotte, Flora, Huini e tutti i peñi e weichafe che continuano indomabili nella loro lotta.
Per l'abolizione delle carceri!!
Contro tutto quel che ci opprime e non ci lascia esser liberi!!
Abbasso le montature!!

Cristián Cancino
Módulo 26
Centro de exterminio santiasco 1

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