martedì 5 maggio 2009

Rivendicazione dell'attacco alla sede di Salmón Chile a Puerto Montt




Nel nostro cammino di violenza insurrezionale ci siamo imbattuti con i fascisti di Salmón Chile ed il loro edificio in legno, piuttosto tentatore, ed abbiamo pensato che sarebbe arso come una scatola di fiammiferi. Essi sostengono di fornire lavoro a centinaia di famiglie della regione, contribuendo così al progresso, allo sviluppo, al benessere della comunità. Ma sappiamo tutti che non è così, che le condizioni di lavoro sono una merda, che le loro sostanze chimiche stanno distruggendo qualsiasi forma di vita marina, che l'aria sta diventando irrespirabile e che con il loro schifoso lavoro sottomettono, addestrano e schiavizzano le persone, così come qualsiasi altro lavoro salariato. E' forse degno per un essere umano dover usare dei pannoloni per lavorare in una cella frigorifero, perché ai padroncini passa per la testa che non si usino i bagni in quei luoghi? O esser licenziati per le conseguenze che lo steso lavoro provoca? O essere ricontrattati con un salario più basso dopo il licenziamento, in virtù degli accordi tra la cupola del CUT e il governo e il padronato? (CUT: centrale sindacale maggioritaria in Cile – ndt).

Ultimamente, siamo anche stati testimoni del fatto che il governo non sia solo complice, ma partecipe diretto nella continuità del funzionamento di questa industria, beneficiandola con migliaia di milioni di pesos affinché non lasci il paese per via della crisi. Ma sappiamo tutti che gli interessi dello stato non sono proprio quelli di aiutarci, ma di continuare ad abbindolarci, mantenendoci con la mente occupata nella schiavitù e conformi ad uno stipendio di merda.

Ci immaginiamo il terrore sul volto di quelle famiglie che hanno perso il lavoro nelle ondate di licenziamenti di massa degli ultimi tempi. Il capitalismo, attraverso le imprese, s'è alimentato per molto tempo della vita di queste migliaia di persone che, senz'altra possibilità di sussistere, hanno dato energie e libertà in cambio di pochi spiccioli. Poi, quando non sono divenuti più utili, le stesse imprese li hanno vomitati come se nulla fosse. Oggi, vogliamo paragonare queste facce di terrore a quelle confuse e indignate degli investitori mentre si trovano nella sede centrale completamente distrutta. Chi è che perde di più signori del capitale: voi o la moltitudine dei senza volto? Certamente i secondi, ma ad ogni modo è l'inizio di qualcosa che, sicuramente, sarà un po' più grande.

Questa è la vendetta per i tanti abusi, questa è la risposta della gente, alla quale voi avete rubato la vita per tanto tempo. Credevate che tutto sarebbe proseguito, eravate sicuri della vostra stabilità e del potere sulle persone, ma vi siete sbagliati. Adesso aspettate umiliati mentre i vostri amici del governo cercano di incontrarvi.

La nostra risposta all'abuso è la violenza. E non è solo la nostra risposta, ma la nostra forma di affrontarvi giorno per giorno. Adesso avrete il nostro attacco prima del vostro. Tremate per le vostre proprietà, tremate per le vostre ricchezze, tremate per il vostro passato oppressore. Signori che sfruttate il legname, signori che lucrate sulla pesca, latifondisti... qualsiasi possidente, sfruttatore e aguzzino della libertà: la vostra tranquillità sta divenendo instabile.

Signori dello stato sappiamo che v'impegnerete ad indagare. Noi abbiamo la certezza di non aver lasciato prove rintracciabili dai vostri cani della P.D.I., ma sappiamo anche che accuserete qualcuno, qualsiasi, per lasciare tranquilli i vostri amici del capitale e di fronte a ciò il nostro odio aumenta. Tutti i giorni vediamo i vostri notiziari e siamo testimoni di come accusate e realizzate le vostre patetiche montature che tanto ripudiamo.

Le nostre azioni continueranno perché siamo molti di più di quel che pensate, saremo sempre più di quelli che riuscite ad intravvedere. Ai signori carabineros: grassottelli buoni per la coca, non vi temiamo, siamo ben armati per fronteggiarvi. Attendiamo l'opportunità per vendicare i nostri fratelli caduti nelle vostre mani: Lemún, Menco, López, Huentekura, Cisternas, Katrilew, Kariqueo, Díaz, ….. essi ci indicano il cammino, noi dobbiamo solo prenderli per mano e seguirli ciecamente.

Ci appelliamo agli insorti, ai terroristi (che ben capiscono questo termine appassionato), ai sovversivi, agli anarchici, ai violenti, ecc. a costituire gruppi d'azione, a non aver fiducia nemmeno delle proprie ombre e ad avvivare la fiamma della rivoluzione. Non aspettiamo più, è il momento di distruggere il potere, è ora che scriviamo la nostra storia; la storia non con il pugno chiuso, ma con le nostre docili mani che premono un grilletto o che azionano i detonatori della bomba. Propagandare è utile e necessario, ma non è l'unico fronte.

Ai compagni sequestrati dal fascismo internazionale diciamo: siamo con voi e non vi abbiamo dimenticati. Il nostro massimo desiderio è quello di distruggere le carceri e mettere in una grande palestra tutti i carcerieri senza le armi, in modo che siate voi stessi a giustiziarli con le vostre mani.

Ai compagni che continuano nella lotta per un Wallmapu libero noi diciamo: le nostre azioni sono le vostre azioni, abbiamo nemici in comune e con questi un unico obiettivo. Appoggiamo e festeggiamo ogni attentato contro le forestales e i latifondisti che si trovano nel territorio mapuche. Come voi rivendichiamo la violenza quale forma di attacco diretto contro il terrorismo statale ed imprenditoriale. Rivolgiamo un appello a tutti i weichafe mapuche a continuare ad esercitare il controllo territoriale, amuleai peñi, amuleai taiñ weichan peñi, wewaiñ (incoraggiamento in lingua mapuche – ndt).

Con il fuoco libertario ricordiamo Rodrigo Cisternas a due anni dal suo assassinio! ...Il miglior omaggio è continuare a lottare!

COMANDO AUTÓNOMO 3 DE MAYO

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